Castello Bufalini

Castello Bufalini


Castello Bufalini sorge sull’impianto di una roccaforte eretta nel Trecento dal Comune di Città di Castello nella località di San Giustino, a protezione di uno strategico lembo di terra posto al confine tra Stato Pontificio, Repubblica Fiorentina e Montefeltro. Proprio per questa sua ubicazione il fortilizio fu assalito, incendiato e distrutto più volte, fino ad essere affidato, nel 1487, al maggiorente locale Niccolò di Manno Bufalini, che si impegnò a ricostruirlo a sue spese.

L’edificio assunse allora l’aspetto attuale: quello di un quadrilatero sviluppato intorno a una corte centrale, con tre torri angolari, una poderosa torre maestra e un ampio fossato.

La rapida ascesa della famiglia Bufalini consentì l’avvio di nuovi lavori di trasformazione dell’austera roccaforte medievale in un elegante palazzo gentilizio, in linea con una politica mecenatistica che vide gli esponenti della casata rivolgersi a grandi maestri, quali Pinturicchio e Parmigianino.

I principali artefici di questa trasformazione, avvenuta tra gli anni trenta e gli anni sessanta del Cinquecento, furono Giulio I “il Magnifico” e il fratello Ventura, vescovo di Massa. Essi promossero innanzitutto opere architettoniche volte a ingentilire il severo aspetto del fortilizio, dalla realizzazione dell’elegante cortile porticato e del loggiato rinascimentale, all’apertura del grande portale bugnato in pietra serena. Affidarono inoltre la realizzazione di splendidi cicli a fresco ispirati alla storia e alla mitologia dell’antichità a Cristofano Gherardi detto il Doceno (Sansepolcro 1508-1556), raffinatissimo pittore, che fu tra i massimi esponenti del Manierismo tosco-romano.

Contestualmente si curò anche l’esterno del Castello: tra il fossato e la cinta muraria fu impiantato un parco, destinato a divenire un elegante giardino all’italiana basato sull’idea di uno spazio geometrico, simbolo del dominio sulla natura selvaggia da parte dell’uomo, la cui razionalità è ispirata e guidata da Dio.

Il parco di Castello Bufalini, nelle forme attuali, è il frutto di trasformazioni settecentesche operate sull’originario impianto cinquecentesco e si distingue per la conservazione degli elementi più tipici del giardino all’italiana: il ninfeo, il voltabotte in viburno, la ragnaia, il giardino segreto, il frutteto a spartimenti, il roseto, il labirinto e un articolato sistema di fontane decorate in parte da mosaici di ciottoli, che erano alimentate dalle acque del torrente Vertola. Tra i viali alberati e le siepi di bosso, sono presenti le maggiori varietà di frutta, fiori rari ed erbe officinali, che ritornano con assidua costanza nelle decorazioni plastiche e pittoriche delle sale interne: un dialogo serrato di grandissima suggestione, che questo progetto vi aiuterà a decifrare.


Galleria

Alcune immagini di Castello Bufalini


Mappa

Largo Crociani, 3, 06016 San Giustino PG, Italia